Novanta minuti da vivere sugli spalti, animati da un gemellaggio tra le tifoserie che resiste sin dalla fine degli anni ‘80. Ma anche, e soprattutto, una partita da non fallire, una di quelle che vale doppio, contro un’avversaria che dovrebbe competere fino alla fine per un posto in Serie B. Questo e tanto altro sarà Bari-Reggina, primo vero big-match del girone C di Serie C, che al San Nicola vedrà accendersi i riflettori del Monday Night. Bari e Reggina sono, e saranno, tra le maggiori protagoniste del girone più caldo della Lega Pro. Due piazze che, nel corso della propria storia ultracentenaria, si sono spesso affacciate nell’olimpo del calcio italiano, e che oggi si ritrovano, amiche ma avversarie, a condividere una stagione che si preannuncia bollente.
Biancorossi e amaranto, in verità, quest’anno si sono già affrontati a Salerno nel corso del triangolare “Carmine Rinaldi” per il centenario della Salernitana. Era l’1 agosto, e sebbene si trattasse solo di calcio estivo si intravidero da subito le potenzialità di entrambe le squadre. Il Bari era pressoché al completo, e da lì a fine mercato si sarebbe arricchito con gli arrivi di Ferrari, Awua e Bianco. La Reggina, di contro, aveva ancora il calciomercato in piena evoluzione, tanto che nell’ultimo mese di trattative il ds Taibi ha regalato a mister Toscano altri 8 giocatori. Tra cui una vecchia conoscenza dei De Laurentiis, quel German Denis che, con la maglia del Napoli in Serie A, ha collezionato 63 presenze impreziosite da 13 gol. “El tanque”, ma non solo: perché in riva allo stretto sono sbarcati tanti giocatori, un ottimo mix di gioventù ed esperienza -basti pensare a gente come Rubin, Reginaldo, Garufo, Loiacono, Corazza, oltre agli ex Bellomo, Guarna e Marco Rossi– per una rosa completamente rivoluzionata rispetto alla passata stagione e che punta, senza dubbio, alla vittoria del campionato. L’ingaggio di Domenico Toscano, in quest’ottica, è stato una scelta ben precisa: l’allenatore di Cardeto, piccolissimo Comune a due passi da Reggio Calabria, che ha iniziato la sua carriera da calciatore proprio nella fila dei calabresi, ha già vinto il campionato di Serie C per ben due volte. La prima, quando sedeva sulla panchina della Ternana nel 2011-2012; la seconda, quando ha allenato il Novara nel corso della stagione 2014-2015. Il 3-5-2 è un marchio di fabbrica, e la sua Reggina sa trasformarsi sia con il trequartista alle spalle delle due punte che con i due a supporto dell’attaccante. Reginaldo fin qui è stato inamovibile: affiancato da Sounas nell’1-1 maturato a Francavilla; in coppia con Corazza nel 5-1 rifilato alla Cavese; da solo, con alle spalle lo stesso Corazza e Bellomo in occasione del 3-0 con cui la Reggina ha regolato il Bisceglie nell’ultimo turno di campionato. Che è stato, tra l’altro, teatro dell’esordio di Denis, che con Antenucci lunedì sera potrebbe dar vita a un duello a distanza che farebbe dimenticare di essere in Serie C.
Mister Cornacchini, in mattinata, in un’intervista rilasciata a Telebari (TV ufficiale dei biancorossi) si è lasciato sfuggire di aver trovato, dopo diversi cambi tattici nel corso delle prime uscite ufficiali, il modulo che, almeno per il momento, sembrerebbe garantire equilibrio e, allo stesso tempo, peso in fase offensiva. Con tutta probabilità, dunque, il suo Bari si schiererà in maniera speculare rispetto alla Reggina di mister Toscano, con Terrani che potrebbe agire da trequartista alle spalle di Antenucci e Ferrari. Dopo la rocambolesca partita di Rieti, con il gol vittoria arrivato allo scadere su calcio di rigore, i biancorossi saranno chiamati a confermarsi al cospetto di un avversario di ben altra caratura rispetto ai laziali. Contro, cui, tra l’altro, i pugliesi non vincono dal lontano 2012 (2-1 al San Nicola con gol di De Falco e Stoian). Da allora, un pareggio e 3 sconfitte (di cui 2 a Bari, entrambe per 0-1). Un trend che va assolutamente invertito.
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