Secondo la Procura di Bari, Cosmo Giancaspro non mise in atto raggiri penalmente rilevanti ai danni dell’ex socio Gianluca Paparesta per acquisire la FC Bari 1908. Chiesta l’archiviazione dell’indagine nei confronti di Giancaspro accusato di usura, estorsione, truffa e falso. Il fascicolo era stato aperto dopo la denuncia fatta da Paparesta a novembre 2016 nei confronti dell’imprenditore molfettese, di alcuni funzionari della Banca Popolare di Bari, di un notaio e di un avvocato.
Non c’è rilievo penale per gli inquirenti. “Una questione societaria e civilistica che merita approfondimento nelle sedi competenti” secondo la Procura. “I rapporti tra Paparesta e Giancaspro – prosegue il pm – si erano notevolmente deteriorati, ma ciò non è sufficiente a dimostrare la sussistenza di raggiri penalmente rilevanti”.
Paparesta e i suoi legali starebbero valutando se proporre opposizione all’archiviazione.
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