Locri: la matricola terribile alla prova del San Nicola

Chi avrebbe mai pensato che Bari-Locri, in programma domenica, potesse rappresentare uno scontro al vertice della classifica del girone I di Serie D? Eppure tra poco più di 72 ore al San Nicola i galletti affronteranno una di quelle belle favole che il campionato sta mettendo in mostra.

Nessun precedente tra pugliesi e calabresi. Il Locri, fino all’anno scorso in Eccellenza, campionato dominato e concluso con la promozione, ha vissuto in estate dei momenti complicatissimi. Una società, guidata dalla presidentessa Antonella Modafferi, che stava per smobilitare e un allenatore, Umberto Scorrano, che dopo aver portato la squadra in Serie D era pronto ad alzare bandiera bianca a fronte del terremoto societario che sembrava stesse per concretizzarsi. E invece a metà luglio Modafferi e i suoi soci hanno deciso di fare un ulteriore sforzo economico pur di rimanere al timone e garantire la continuità del calcio a Locri.
Scorrano viene riconfermato, dopo aver di fatto dato l’addio nemmeno una settimana prima, e in tutta fretta si allestisce la miglior squadra possibile.

Nell’ultimo turno i calabresi hanno ottenuto un netto 3-0 in casa contro il Rotonda. Una rosa dall’età media bassissima, irrobustita dal difensore centrale Strumbo e dal regista Pirrone che, a detta del mister degli amaranto, garantisce il giusto equilibrio in mezzo al campo oltre ad aver già portato in dote due gol. Accanto a loro, tanti ragazzi di categoria che hanno reso questo Locri una matricola terribile, capace di conquistare 13 punti (appena 1 meno del Bari) nelle prime 6 partite, mettendo a segno 14 gol, che ne fanno il miglior attacco del girone in coabitazione proprio con quello dei galletti. Un attacco che finora non è mai rimasto a secco, ma che domenica dovrà fare a meno dello squalificato Simone Caruso, miglior realizzatore della squadra con 3 reti all’attivo, capace di interpretare tranquillamente i ruoli di punta centrale ed esterno offensivo. Un’assenza pesante per mister Scorrano, che d’altra parte è convinto di avere a propria disposizione un gruppo che si è già amalgamato benissimo e che ha tutte le intenzioni di venire a Bari per giocarsi le carte a propria disposizione. Sa bene il mister dei calabresi, come ha detto ieri proprio a ilGalletto.TV, che presentarsi al San Nicola con l’unico obiettivo di non prenderle significherebbe soccombere. E invece i suoi ragazzi, che hanno bene in testa l’obiettivo della salvezza, intendono continuare a tener vivo il sogno che stanno vivendo e che stanno facendo vivere alla propria tifoseria, attesa in gran numero sugli spalti dell’astronave di Renzo Piano.

Di fronte troveranno un Bari ancora imbattuto (unica squadra del girone) ma voglioso di riscatto dopo i due mezzi passi falsi contro la Turris e il Marsala. Due pareggi consecutivi tra loro tuttavia molto diversi: perché se è vero che contro il Marsala il Bari ha creato molto poco, è altrettanto vero che la partita con la Turris avrebbe meritato, per le tante occasioni prodotte dalla squadra di mister Cornacchini nell’arco dei 90 minuti, tutt’altro esito.
Domenica, inutile girarci intorno, molto dipenderà dalla capacità degli attaccanti biancorossi di tornare a essere incisivi come nell’avvio di campionato. I gol di Simeri, Neglia e Floriano, mattatori nelle prime 3 giornate, mancano da quasi un mese. Con un Brienza non ancora al 100% e un Bollino che ieri ha lavorato a parte, toccherà probabilmente a loro guidare l’assalto al Locri per tentare di dare il via a quella che sarebbe la prima mini-fuga del campionato. Cornacchini sa bene di avere una corazzata a disposizione e anche mister Scorrano ha riconosciuto che il Bari, alla lunga, riuscirà ad “ammazzare” il campionato.

 

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