Il Bari si rifà il look: Scala al lavoro per regalare trequartista e attaccante a mister Vivarini

Centottanta minuti più recupero alla fine del 2019. Casertana e Sicula Leonzio separano i biancorossi dalla sosta natalizia, due partite in cui il Bari di mister Vivarini cercherà di portare a casa l’intera posta in palio, per provare a regalare a presidente e tifosi un secondo posto che vorrebbe dire tanto: in termini di classifica, ma anche di morale, dopo un intero girone di andata passato a inseguire. Tempo di concentrarsi sul campo dunque, ma anche, inevitabilmente, tempo di bilanci. Il calciomercato è alle porte e, anche se l’apertura ufficiale del valzer delle ufficialità è ancora lontana, nelle segrete stanze si lavora da tempo per migliorare una squadra che, nell’anno che verrà, dovrà riuscire nell’impresa di correre ancor più di quanto fatto sinora.

Gli obiettivi? Un trequartista innanzitutto, è questa la priorità assoluta. In quel ruolo, fondamentale per l’allenatore di Ari, si sta destreggiando Giovanni Terrani, autore tra l’altro di un gol pesante contro il Potenza. Eppure il Bari sta cercando qualcos’altro: un giocatore che sia quantomeno all’altezza del numero 27, e che garantisca la giusta competizione in una porzione di campo importantissima. I sondaggi sono già partiti, e il parere di mister Vivarini sarà fondamentale: a lui sono state già presentate diverse alternative, e il suo placet sarà determinante. Chiunque arriverà, dunque, gratificherà in ogni caso l’allenatore, che gode di grandissima fiducia e a cui è stata riservata il massimo dell’autonomia nelle scelte, coerentemente con il budget a disposizione. Altro reparto che bisognerà andare a rinforzare è quello delle punte. Scala e tutto lo staff biancorosso stanno già vagliando diversi profili, le caratteristiche che si stanno cercando sono ben definite: serve un attaccante “operaio”, bravo non solo in zona gol, ma disposto anche a lavorare con la squadra e  a dare una mano nelle prime fasi del pressing. Il Bari, d’altra parte, la sua stella ce l’ha già, e risponde al nome di Mirco Antenucci, fin qui ottimamente spalleggiato da Simone Simeri. Che, tuttavia, ha bisogno di un proprio alter ego. Dalle parti di Strada Torrebella, in buona sostanza, si cerca un giocatore che abbia più o meno le stesse caratteristiche del suo numero 9. I nomi? Al momento è tutto ancora top-secret. È circolato quello di Moreo, calciatore molto gradito a mister e dirigenza, con cui tra l’altro c’è stato un flirt già in estate. L’attaccante attualmente a Empoli, dove finora non ha ancora segnato (complice un infortunio al bicipite femorale), non ha tuttavia nessuna intenzione di perdere la Serie B. Un’altra pista potrebbe portare sulle tracce di Eric Lanini, 25enne in forza alla Juventus U23, che la scorsa stagione ha messo a segno 14 reti nel girone B vestendo la maglia dell’Imolese. Tutto qui? In effetti, il Bari avrebbe bisogno anche di un altro difensore, magari un centrale che sappia disimpegnarsi all’occorrenza da terzino. Per il resto, molto dipenderà da quanto mercato avranno i calciatori che fin qui hanno giocato meno.

Non è un mistero: con il passaggio – ormai da considerarsi definitivo – al 4-3-1-2, diversi giocatori sono finiti ai margini del progetto tattico e hanno visto il proprio minutaggio ridursi drasticamente. La rosa costruita in estate, e pensata principalmente per il 4-3-3 che inizialmente aveva in mente Cornacchini, vede oggi in seno degli elementi non più così funzionali. Per alcuni di loro si lavorerà alla ricerca di una nuova sistemazione, che da un lato faccia contenti i ragazzi vogliosi di giocare, e dall’altro consenta di operare sul mercato con una certa serenità e tenendo conto di un budget che non può essere infinito. Niente spese folli, dunque, bensì scelte oculate e adeguate all’idea di calcio di mister Vivarini. Che, come un mantra, continua a ripetere quanto sia fondamentale avere i giusti ricambi. Fin qui il Bari ha spesso sofferto nei secondi tempi, con i giocatori subentrati che non sono quasi mai riusciti a garantire gli stessi risultati di quelli che andavano a sostituire. L’obiettivo primario della società è esattamente questo: dotare la rosa a disposizione dell’allenatore di altri 2-3 potenziali titolari oltre quelli già presenti, in modo da alzare l’asticella e garantire un allungamento nel tempo del buon livello di gioco raggiunto in diverse circostanze, non ultima la prestazione quasi perfetta del primo tempo contro il Potenza.

Nessuna rivoluzione all’orizzonte quindi, d’altra parte obiettivamente il Bari non ne sente il bisogno. Da quando Vivarini siede sulla panchina rimasta orfana di Cornacchini dopo le prime 5 giornate, i galletti stanno letteralmente volando: 29 i punti conquistati, frutto di 8 vittorie e 5 pareggi. Zero le sconfitte per una squadra che, con il nuovo mister, viaggia con una media di 2,23 punti a partita, il che porterebbe in proiezione a sfondare quota 80 punti. Una cifra che dovrebbe tranquillamente garantire la promozione, se non fosse per il campionato stellare che sta portando avanti la Reggina. Ed è proprio per provare ad avvicinarsi agli amaranto che Matteo Scala (a proposito, congratulazioni per il felice esito del corso da direttore sportivo) sta lavorando alacremente per cercare di accontentare il mister. Che, inutile negarlo, aspetta il calciomercato per provare a innestare una marcia che faccia correre ancor di più la sua creatura.

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