I sette giorni che possono cambiare il campionato del Bari

Antenucci che agguanta Corazza a quota 14 gol in vetta alla classifica marcatori del girone C. Simeri che timbra la sua seconda doppietta stagionale. Neglia che fa felice Vivarini, entrando dalla panchina e segnando il suo primo gol in questo campionato. E poi Mattia Maita, arrivato a Bari venerdì sera e subito buttato nella mischia, ieri, sul risultato di 2-0, che trova il gol all’esordio a tempo quasi scaduto. Ci sarebbe tanto per cui gioire, e invece di tempo non ce n’è. Perché i biancorossi sono già in campo, a correre e sudare, e a cercare di ritrovare immediatamente la concentrazione. Perché mercoledì al San Nicola arriva la Sicula Leonzio, per il recupero della prima giornata del girone di ritorno. E perché domenica, al Granillo di Reggio Calabria, andrà in scena il big match che potrebbe riscrivere la storia di questo campionato. Sullo sfondo, il calciomercato che continuerà a farla da padrona, con voci, trattative, nomi e cifre che infiammeranno anche questa settimana.

Ma andiamo con ordine, e facciamo un piccolo passo indietro. Ieri chiunque avrebbe dato per scontata la vittoria ai danni del Rieti, mestamente ultimo in classifica (anche a causa dei 5 punti di penalizzazione) a -4 dai playout, peggior difesa e peggior differenza reti del campionato. La vittoria è arrivata, e sebbene il 5-2 finale potrebbe far pensare a una passeggiata di salute, in effetti così non è stato. I laziali ci hanno provato fino all’ultimo, riaprendo la partita per ben due volte e tenendo la sfida viva fino ai minuti di recupero, quando prima Neglia e poi Maita hanno arrotondato il risultato. Le partite facili in Serie C non esistono, e il match contro il Rieti ne è stata la dimostrazione.

Archiviata la vittoria ai danni degli amarantocelesti, è dunque già tempo di pensare al prossimo avversario: quella Sicula Leonzio che, al pari dei laziali, naviga nei bassifondi della classifica, penultima a 31 punti di distanza dai biancorossi che l’affronteranno mercoledì sera al San Nicola. Ancora una partita da non sottovalutare, l’ennesima sfida da vincere a tutti i costi per l’armata di mister Vivarini, che nell’infrasettimanale dovrà certamente fare a meno di capitan Di Cesare, infortunatosi ieri al 10’ minuto e in attesa di conoscere nel dettaglio gli esiti di una distorsione al ginocchio sinistro che tiene tutti in apprensione.

Se tutto dovesse andare come ogni tifoso biancorosso si aspetta, da giovedì ci si potrà finalmente proiettare alla sfida delle sfide. Reggina-Bari è lì, sullo sfondo di una settimana complicata e affascinante allo stesso tempo, snodo cruciale per il campionato dei galletti, che in Calabria si giocheranno tutte le chance a propria disposizione per provare a riaprire un campionato che, fin qui, ha conosciuto un solo padrone: la squadra allenata da Mimmo Toscano. Che, anche ieri, ha sofferto da matti per avere ragione di un Bisceglie battuto solo in pieno recupero. Con un rigore che, tra l’altro, ha visto solo l’arbitro Gualtieri. Lo diciamo senza paura e senza tema di smentita, d’altra parte le immagini sono lì a testimoniare che il tocco di mano in area di rigore ravvisato dal direttore di gara era semplicemente inesistente. Ma tant’è, anche gli errori arbitrali fanno parte del gioco, e non si può far altro che prendere atto del verdetto del campo e della classifica che ne consegue, con gli amaranto che restano a +9 su Bari e Ternana che inseguono a braccetto.

Guardare la Reggina è inevitabile, quasi fisiologico per una squadra che, come quella pugliese, è stata costruita per vincere il campionato. L’occasione di domenica è e sarà irripetibile per gli uomini di mister Vivarini: se, infatti, Bari e Reggina dovessero fare risultato pieno mercoledì, in riva allo stretto bisognerà fare l’impossibile per vincere e provare a riaprire il discorso promozione diretta. Portarsi a -6, con ben 15 giornate a disposizione, significherebbe rimettere tutto in discussione. Viceversa, perdere o pareggiare potrebbe voler dire ritrovarsi terzi. Perché, proprio come in una gara di Formula Uno, paragone spesso usato dal presidente Luigi De Laurentiis, è giusto puntare chi sta davanti, ma non bisogna mai dimenticarsi di guardare negli specchietti. La Ternana, al pari dei biancorossi, sta tenendo un ritmo eccellente. E poco sotto inseguono Monopoli e Potenza. Tutte squadre che, nel corso del girone di ritorno, il Bari dovrà affrontare in trasferta. Giustissimo, dunque, non perdere la speranza di potersela giocare per la promozione diretta; altrettanto importante, tuttavia, cercare allo stesso tempo di mantenere quantomeno il secondo posto che, in chiave playoff, garantirebbe non pochi vantaggi.

Ed è anche in quest’ottica che, dal mercato, mister Vivarini continua ad aspettare colpi importanti. Il primo acquisto è andato a segno, in tutti i sensi, e porta il nome di Mattia Maita, arrivato per sostituire Hamlili che dovrà star fuori per un paio di mesi. Ma questa squadra, com’è ormai assodato, ha bisogno di ulteriori rinforzi: sia per continuare l’inseguimento alla prima della classe, sia per blindare la seconda piazza in graduatoria, che vorrebbe dire partenza in prima fila nell’ipotetico gran premio degli spareggi promozione. Potrebbe essere questa la settimana giusta per accogliere il nuovo trequartista, e non è un mistero che tutti i fari siano puntati sul possibile arrivo di Karim Laribi. Il Bari ha scelto lui, lui deve decidersi, e in fretta, a scegliere il Bari. In questo senso, proprio oggi la trattativa potrebbe vivere l’accelerazione decisiva con il traguardo che sembra davvero a un passo. Senza dimenticare la pista Ninkovic, che sembrava definitivamente chiusa e che, invece, potrebbe clamorosamente riaprirsi.

Insomma signori e signore, mettetevi comodi (ma neanche troppo) e allacciate le cinture. Perché questi sette giorni potrebbero riscrivere la storia della stagione 2019-2020. Ready? Go!

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