Il giorno dopo è sempre più difficile. A poco più di 24 ore dalla morte di Phil Masinga, la sorpresa e l’incredulità lasciano il posto al dolore, alla commozione… e ai ricordi di chi l’ha conosciuto e con lui ha condiviso momenti indimenticabili, come i suoi ex compagni di squadra.
A partire da Dodo Giorgetti, che con Phil aveva un bellissimo rapporto tanto da averlo ospitato un’estate a Senigallia: “Avevamo qualche giorno di pausa e invitai Phil da me – racconta l’ex centrocampista a ilBari.tv – perché lui aveva la famiglia lontana. Questo fa capire quanto eravamo legati. Phil era un ragazzo buono ed educato. Quando è arrivato da noi non conosceva benissimo l’italiano e quando facevamo una battuta, lui a volte fraintendeva e pensava che lo stessimo prendendo in giro. Si arrabbiava e io gli spiegavo tutto (sorride, n.d.r.). È già il terzo compagno di quel Bari che perdiamo, dopo Ingesson e Mancini. È assurdo. Quello era un gruppo davvero speciale che disputò ottime stagioni: eravamo amici fuori e dentro il campo, i risultati ottenuti non possono essere un caso“.
Ad avere un pensiero per lui c’è anche Gaetano De Rosa: “Ricordarlo come giocatore è riduttivo – dice l’ex difensore a ilBari.tv – Parliamo di un uomo poco personaggio, ma fatto di sostanza. Un uomo che faceva del sacrificio, dell’umiltà, della gentilezza e della disponibilità il suo modo di essere. Apparteneva a un altro credo. Il ricordo di Phil si accoda tristemente a quello di Ingesson e Mancini: dei veri leader nella vita e in tutto ciò che facevano. I risultati sportivi possono essere dimenticati, loro saranno eterni perché hanno lasciato dentro di noi un segno indelebile. Per chi, come noi, ha avuto modo di viverli e non solo di condividere una maglia, il loro modo di essere rimarrà indimenticabile“.
A queste parole si aggiungono i tanti post sui social di ex compagni che lo ricordano con affetto. Tra i più toccanti quello di Neqrouz che scrive su Instagram, postando le foto di Masinga, Ingesson, Mancini e Vincenzo Matarrese: “Non vedo l’ora di stare vicino a voi lassù. R.I.P. mio papà e miei fratelli“.
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