+++ GIANCASPRO AL TAR, RIVUOLE IL BARI +++

Clamoroso. La FC Bari 1908 ha presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia contro il Comune di Bari per far annullare, previa sospensione, gli atti con cui il sindaco Antonio Decaro ha affidato il titolo sportivo alla SSC Bari di De Laurentiis e per l’annullamento dell’autorizzazione all’utilizzo dello stadio San Nicola.

AGGIORNAMENTO:

Giancaspro, tramite il legale della FC Bari 1908, chiede l’annullamento previa sospensione:

  • della Determinazione Dirigenziale del 23 luglio scorso con cui è stato approvato l’Avviso pubblico denominato “Procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazione di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della città di Bari al campionato 2018/2019”;
  • della Determinazione del 31 luglio scorso con cui è stata nominata la commissione con funzione di mero supporto al Sindaco;
  • del verbale della Commissione Tecnica del 31 luglio scorso con cui è stata effettuata la valutazione delle domande di partecipazione pervenute;
  • del nulla osta del Sindaco di Bari del 7 agosto scorso con cui ha espresso la disponibilità all’utilizzo dello stadio San Nicola ai fini dell’iscrizione al campionato;
  • della Proposta di deliberazione del 29 agosto scorso avente ad oggetto “Concessione in uso temporanea e provvisoria dello stadio San Nicola”;
  • della Deliberazione della Giunta Comunale di Bari del 30 agosto scorso avente ad oggetto la “concessione in uso temporanea e provvisoria dello stadio San Nicola”;
  • ove occorra, della comunicazione del 20 luglio scorso, trasmessa a mezzo pec alla FC Bari 1908, con cui il Comune ha avviato un procedimento di revoca della concessione dello Stadio mai concluso;

Chiede inoltre l’annullamento o la dichiarazione di inefficacia della convenzione eventualmente stipulata tra il Comune e la SSC Bari nella cui esecuzione sin d’ora si manifesta la volontà di subentrare.

Ed ancora la condanna al risarcimento dei danni subiti e subendi dalla FC Bari 1908 a causa dei provvedimenti impugnati e del comportamento doloso e colposo del Comune.

Giancaspro, tramite i suoi legali, contesta, tra l’altro: violazione e falsa applicazione dei principi di economicità, efficacia, imparzialità, trasparenza dell’attività amministrativa; eccesso di potere, disparità di trattamento, contraddittorietà ed illogicità manifesta nell’adozione di provvedimenti amministrativi, carenza dei presupposti per la concessione in affidamento diretto dello stadio San Nicola, illegittimità della procedura esplorativa.

Per quanto riguarda il capitolo stadio, la FC Bari 1908 scrive nel ricorso: “Con nota del 9 gennaio 2017, la Società ha rendicontato ai fini del relativo rimborso le ingenti spese per manutenzione ordinaria e straordinaria anticipate per un importo pari a 2.085.534,00, offrendosi disponibile ad individuare ogni eventuale soluzione concertata per la definizione di tali pendenze. Anche con nota del 7 febbraio 2018 il FC Bari ha rendicontato le spese sostenute, aggiungendo nel relativo elenco le voci di costo per ogni intervento effettuato. A ciò si aggiunga che la Società, nel corso degli ultimi 4 anni di gestione, ha provveduto ad apportare strategiche migliorie all’impianto, quali l’installazione di un sofisticato impianto di controllo accessi e di videosorveglianza, beni questi di proprietà del FC Bari, oltre all’ottenimento del certificato di agibilità e di collaudo. In tutta risposta, di contro, il Comune non solo ha concesso lo stadio alla SSC Bari senza alcuna gara, ma ha sottratto tutto il complesso di beni mobili contenuti all’interno dell’impianto impedendone la restituzione alla società. Addirittura in data 21 agosto 2018 e dunque prima dell’adozione della delibera da parte della Giunta, il presidente della SSC Bari ha presentato la società durante una conferenza stampa tenutasi nello stadio alla presenza delle istituzioni locali, oscurando tutti i riferimenti grafici (marchi e immagini) riferiti alla ricorrente, sebbene FC Bari è proprietaria della quasi totalità dei beni mobili (oltre a quelli utilizzati per la conferenza stampa, anche macchine d’ufficio, arredamento, materiale sportivo, ecc) ed impiantistici presenti all’interno dello stesso, a partire dall’ingresso/reception della palazzina uffici, fino alla zona sportiva (spogliatoi, magazzini, palestra, ecc) e alle zone strategiche quali l’area hospitality e i presidi di controllo accesi. Dal verbale di inventario, trasmesso in data 13 agosto 2018, emerge che gli unici beni immobili di proprietà del Comune sono quelli appositamente elencati negli elenchi che si producono; invece la gran parte dei beni presenti nello stadio appartiene al FC Bari, a seguito dell’acquisto del ramo d’azienda della AS Bari S.p.A. ossia, in altri termini, investimenti compiuti nell’arco di 110 anni di storia calcistica italiana (a titolo esemplificativo i tornelli per l’accesso allo stadio, il generatore di energia elettrica, l’impianto di videosorveglianza, oltre tutti beni sopra menzionati, sono di proprietà della società che gli ha acquistati per consentire il regolare svolgimento delle partite, secondo quanto stabilito dalla Convenzione). Orbene, considerato che l’impianto è stato affidato con concessione (senza gara) alla SSC Bari, i sopramenzionati beni, attualmente in possesso ed utilizzati sine titulo da terzi devono essere tutti restituiti alla società“.

La FC Bari 1908 manifesta l’intenzione di iscriversi entro fine mese al campionato dilettantistico di Terza Categoria, ma lamenta l’impossibilità a farlo perché senza la disponibilità di un impianto di gioco omologato è impossibile l’affiliazione alla Figc.

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