Il Bari ha vinto le prime tre partite di campionato giocando la prima a Messina, le altre due al San Nicola contro Sancataldese e Cittanovese, tutti macth in campi grandi e contro squadre che se la sono giocata.
Domani a Barcellona Pozzo di Gotto, contro l’Igea Virtus, sarà il primo impegno con le potenziali insidie classiche della categoria: campo piccolo e squadra agguerrita, dal tasso tecnico medio-basso.
A sottolinearlo nella conferenza stampa prepartita è stato anche mister Cornacchini che ha parlato di un campo complicato, contro giovani agguerriti e prevedendo un match basato molto sulle seconde palle e non bello dal punto di vista estetico.
“La partita di domani – ha detto Cornacchini – credo sia un passaggio fondamentale per noi. L’ho detto anche ai ragazzi stamattina: è la prima vera partita di questa serie, perché andiamo su un campo diverso da quelli in cui abbiamo giocato sino a ora. Loro mi sembra che siano molto aggressivi. Non ti vengono a prendere altissimo, ti aspettano e calciano la palla lunga per il loro centravanti che è molto bravo nel gioco aereo. Giocano molto sulle seconde palle, quindi se arrivi tardi e non stai bene dal punto di vista fisico alcune difficoltà le trovi e rischi di giocare una partita in cui gli episodi fanno la differenza, quindi devi essere bravo a rischiare poco”.
Tema caldo, l’impiego di Floriano e Brienza. Il primo è reduce da un infortunio da poco smaltito, il secondo è alla prima convocazione in campionato dopo aver scontato tre turni di squalifica. Sull’ex foggiano Cornacchini ha detto che farà parte della spedizione ma che lo utilizzerà solo in caso di necessità. Sull’impiego del capitano è stato più vago, ma a domanda specifica sulle percentuali di utilizzo dal primo minuto ha detto: “Le probabilità ci sono”. Ballottaggi tra Piovanello e Langella e tra D’Ignazio e Nannini. Al centro della difesa Cacioli e Di Cesare la dovrebbero spuntare su Mattera. Non sarebbero in discussione invece Simeri, Neglia, Hamlili, Bolzoni, Aloisi e Marfella. Non convocati solo i giovani Mutti e Gioria, impegnati oggi con la squadra Juniores.
Infine il tecnico ha parlato di una squadra, la sua, che in termini assoluti può e deve ancora migliorare sul piano del gioco e che quindi ha ampi margini di miglioramento.
“Sono convinto – ha concluso Cornacchini – si possa migliorare molto dal punto di vista del gioco: è una squadra completamente nuova e i giocatori devono avere il tempo di conoscersi, perché magari c’è un attaccante che vuole la palla in una determinata maniera, chi la vuole più lunga, ma questi sono dei sincronismi che si creano solo con il tempo. È una squadra forte con ampi margini di miglioramento. Poi può anche succedere che non vinci. Non è una scienza esatta: magari la volta in cui migliori, non vinci. Io dico che trovare l’amalgama sia solo una questione di tempo, ma le basi ci sono”.
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