Ad analizzare i due pareggi consecutivi del Bari con una sola rete all’attivo, su autogol, dopo le prime 4 vittorie a suon di reti, oggi sono i tifosi. C’è chi interpreta la situazione come un piccolo campanello d’allarme e chi ritiene che questo rallentamento sia assolutamente giustificabile e fisiologico per una squadra partita in ritardo.
Si è aperto il dibattito in tal senso e ilGalletto.TV ha chiesto ai tifosi la loro opinione attraverso i profili social.
C’è Gianni che sottolinea come “i tifosi del Bari passano come sempre da un eccesso all’altro” e che pensa che non ci sia nulla da criticare su una squadra che ha iniziato la preparazione in ritardo, e che ha portato a casa solo risultati utili.
“Perché andare a trovare sempre il pelo nell’uovo in ogni situazione, invece di pazientare con il prosieguo del campionato?”, si domanda Luigi.
Tra chi tende a vedere il bicchiere mezzo pieno c’è Paolo che afferma che non si può pensare che in un intero campionato il Bari possa vincerle tutte. Poi c’è Daniele che pensa che tifosi e giocatori devono stare tranquilli. Allo stesso tempo, sottolinea, il mister deve assolutamente evitare di perdere la pazienza anche nei confronti di chi si rapporta con lui per cercare di analizzare le partite: “Il Bari è primo in classifica, imbattuto, e domenica ha l’occasione di portarsi a +4 sulla seconda (battendo il Locri e in caso di non vittoria della Nocerina). Penso sia ovvio per una squadra formatasi tra fine agosto e inizio settembre fare un pochino di fatica dal punto di vista del gioco”. Probabilmente, spiega Daniele, è anche un discorso atletico, perché all’inizio i giocatori avevano le gambe “leggere” e in campo sembrava che volassero, poi con la preparazione che avanza aumentano i carichi di lavoro e la fatica si sente. Insomma, “stiamo mettendo carburante per le partite che verranno. Personalmente non sono minimamente preoccupato, il Bari ha tanta di quella qualità che, pur giocando malissimo (come a Marsala, inutile nascondersi), è in grado comunque di fare risultato”.
C’è chi propone analisi approfondite come Roberto, che di base pensa che per il momento non ci si debba allarmare inutilmente, ma che effettivamente sono due partite che il Bari costruisce poco: “Causa di tutto secondo me è il troppo coinvolgimento dei nostri giocatori che, sapendo di dover vincere a tutti i costi, hanno troppa foga di arrivare in porta ma ci arrivano con la mente poco lucida. Qui deve avere un ruolo molto importante mister Cornacchini che deve “risolvere” questo digiuno”. Secondo Michelangelo il problema non è il risultato, ma la difficoltà nell’impostare, la mancanza di precisione generalizzata in tutte le fasi di gioco e il nervosismo inspiegabile, a cui si aggiunge una lettura della partita spesso tardiva da parte di Cornacchini.
D’altra parte, spiega Roberto, “sta a noi fare i tifosi e non cominciare a idolatrare chi nemmeno conosciamo. All’antistadio si sono già viste scene trite e ritrite”. Assolutamente giustificabile e fisiologico è, secondo Nicola, il momento attuale della squadra di mister Cornacchini, considerando che nelle ultime due partite il Bari ha affrontato squadre di medio-alta classifica, sicuramente più insidiose rispetto a quelle affrontate nel corso delle prime quattro giornate.
Stefano pensa che “le 4 vittorie ottenute con relativa facilità, frutto di spunti personali e non di un gioco collaudato potrebbero aver influito negativamente sul gruppo che, se è vero che è di categoria superiore, deve tuttavia calarsi in un calcio fatto di agonismo”.
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