C’è una piccola stella che brilla nel firmamento del Bari di Cornacchini. È Enrico Piovanello, una delle note più liete di questo campionato. Sta dimostrando di essere all’altezza della categoria e degno di indossare la maglia biancorossa.
Il classe 2000 ha saputo conquistare la fiducia del mister, scettico quando il numero 17 si è presentato a Bari come esterno alto di destra. “Si sta adattando molto bene a centrocampo, difficilmente potrà trovare spazio in attacco in una squadra come questa” aveva detto il tecnico a fine settembre, salvo poi doversi ricredere.
Protagonista indiscusso del campionato, con due reti all’attivo (primo millennial della storia del Bari ad aver segnato un gol), ha fatto inizialmente molto bene da mezzala nel centrocampo a tre. Ora, invece, complice anche il cambio di modulo, Enrico ha trovato la sua dimensione come esterno offensivo nel terzetto alle spalle della punta, proprio il ruolo che preferisce.
Giovanissimo e con margini di crescita notevoli, se confermasse l’ottimo rendimento avuto fin qui, potrebbe essere uno dei pilastri da cui ripartire anche in Serie C. Perché ciò si realizzi bisognerà che la società di Luigi De Laurentiis prima o poi si sieda al tavolo con il Padova che ne detiene il cartellino per cercare di trovare un accordo. Sicuramente la dirigenza del Bari ha voglia di puntare sul ragazzo e proverà ad acquisirlo dalla società di appartenenza. Il suo valore di mercato si aggira attualmente intorno ai 500mila euro e chissà che il Bari del futuro non possa avere un Piovanello nel motore.
Tra i pochi giocatori che non sono di proprietà del Bari e che finora hanno dimostrato di potersi meritare una chance in futuro ci sono anche Aloisi (Fermana) e Langella (Pisa). Sui loro profili si faranno ulteriori valutazioni ed eventualmente bisognerà cercare un accordo con le rispettive società proprietarie dei cartellini. Per quanto riguarda Marfella, di proprietà del Napoli, sarà verosimilmente lo staff tecnico di Ancelotti a decidere sul suo futuro.
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