Ci voleva proprio una sana scorpacciata di gol dopo il (diciamocelo) noiosetto 0-0 contro la Fiorentina. La volevamo, ce l’aspettavamo, è arrivata puntualissima: 11-0 il risultato finale in favore dei galletti di mister Cornacchini, guidati da una vecchia guardia in grandissimo spolvero con Simeri e Neglia sugli scudi.
Ma andiamo con ordine, e cominciamo dal principio. Giornata tranquilla oggi in quel di Bedollo, dove poco o nulla si è mosso dal punto di vista del calciomercato, per cui gli scossoni riprenderanno da domani. Come ormai dovreste aver imparato, a meno di eventi eccezionali -e no, il Bari non è tra le squadre interessate a Neymar- anche direttori sportivi e procuratori, di domenica, preferiscono rilassarsi. Ci sta. E siccome oggi era domenica anche per noi, dopo aver documentato la consueta seduta di allenamento mattutino, abbiamo deciso di replicare la splendida esperienza di ieri: pranzo in baita, sdraio, sole. Tutto magnifico, di nuovo. Anzi oggi, se possibile, ce la siamo goduta ancora di più, perché il meteo prometteva tempesta, e invece le nuvole le abbiamo viste solo da lontano. Meglio così.
Veniamo al match, e diciamo subito una cosa: non che il Pinè abbia offerto tutta questa resistenza, ma nonostante ciò quella di oggi è stata una partita molto gradevole da tanti punti di vista. Anticipata, fra l’altro, dal saluto ufficiale della città di Bedollo alla SSC Bari, e dalla consegna di alcune targhe celebrative alle istituzioni locali da parte del presidente Luigi De Laurentiis. La partita, dicevamo. Anzitutto, abbiamo assistito alla prima in biancorosso per Sabbione, Costa e Folorunsho. Ed è stato un esordio più che positivo per tutti e tre, senza dubbio. Soprattutto per il centrocampista classe ‘98, che ha avuto l’onore di inaugurare la -speriamo lunga, lunghissima- serie di gol del Bari di quest’anno, sbloccando l’incontro al 13’ con un colpo di testa su angolo di Costa. Inutile soffermarci troppo sulla cronaca. Vale però la pena sottolineare che hanno gioito per la prima volta in biancorosso anche Terrani e, dopo tanti tentativi andati a vuoto, l’attesissimo bomber Antenucci. Nel mezzo, l’immancabile gol del solito Di Cesare che, appena può, si catapulta lì davanti e trova sempre il modo di far male. 4-0 dunque il risultato del primo tempo, con il Bari sceso in campo con la formazione “tipo”. Nel secondo tempo, con il mister che ha rivoltato la squadra come un calzino -lasciando in campo solo Terrani e Hamlili rispetto ai primi 45’-, la scena se la sono presa tutta Simeri e Neglia, che hanno segnato rispettivamente un poker e una tripletta. Che poi, tra l’altro, due dei tre gol segnati dall’ala con la casacca numero 11 sono stati davvero delle perle. Una incastonata di destro, l’altra di sinistro, entrambe sotto l’incrocio. Mica male, d’altra parte i “vecchi” di lasciar spazio ai “nuovi” non ne vogliono proprio sapere!
E in effetti, come ci ha confermato Tommaso Marolda, che ha parlato al posto di Cornacchini in conferenza stampa, in una squadra che punta al vertice la concorrenza, purché sana, è assolutamente fondamentale. L’allenatore in seconda dei pugliesi è parso molto soddisfatto per quanto visto in campo. Risultato a parte, che lascia davvero il tempo che trova, i suoi ragazzi gli son piaciuti soprattutto perché hanno provato a mettere in pratica quello su cui hanno lavorato in questi primi nove giorni di ritiro qui a Bedollo. Obiettivamente, la squadra è sembrata molto più carica rispetto alla precedente uscita: buona l’intensità, continua la ricerca della profondità da parte degli esterni bassi, interessanti anche alcune giocate con i tre davanti che si sono cercati e trovati spesso e volentieri. Un buon Bari insomma, per quanto si trattasse di un’amichevole. Poco più di un allenamento in realtà.
Ma attenzione. Non ditelo a Simeri, nemmeno per scherzo. Lui di amichevoli non vuole nemmeno sentirne parlare. Il numero nove che porta sulle spalle -che, a proposito, non cederebbe nemmeno se dovesse arrivare Higuain- lo obbliga a cercare continuamente il gol. Sia che l’avversario si chiami AC Pinè, sia che si chiami Real Madrid. E d’altronde la grinta del nostro Simone la conosciamo bene, è una delle sue caratteristiche principali. È arrivato Antenucci? Benissimo, lui intanto segna quattro gol. E poi saranno “problemi” di Cornacchini. Che quest’anno, a maggior ragione con l’arrivo ormai imminente di Ferrari, siamo convinti che potrà variare più spesso alternando il modulo a una punta e quello con due. Che poi sarebbe anche il modulo preferito da Simeri, per cui giocare con Antenucci -che l’anno scorso faceva parte della sua rosa al fantacalcio– sarebbe un onore. Intanto, però, la testa vola già al Pisa, prossimo avversario dei galletti nell’amichevole in programma mercoledì 24. Simeri già freme, manco dovesse giocare una partita di Champions.
Bene così, è la strada giusta.
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