Siamo giunti a metà di questa nostra avventura in Trentino. In tutta onestà, sebbene ogni giorno ci sia sempre tanto da fare, questi primi 7 (anzi 8, compreso il viaggio) giorni a Bedollo sono letteralmente volati. Per la bellezza dei luoghi, perché tutti i giorni succede sempre qualcosa. È un’esperienza, anche se non è la prima, che davvero faremo fatica a dimenticare. Chi invece, ne siamo convinti, non vede l’ora che questo ritiro finisca è la banda di mister Cornacchini. La preparazione, si sa, è la parte più dura della stagione. Durante gli allenamenti si corre e si suda come non mai, e il ricordo, freschissimo, del posto sotto l’ombrellone, è una vera e propria persecuzione. Tanto lavoro fisico e atletico, tanta tattica, e ogni tanto tocca parlare anche con quei fastidiosissimi giornalisti con le loro fastidiosissime domande!
Come questa mattina, quando al termine dell’allenamento si sono concessi alle nostre telecamere Zaccaria Hamlili e Giovanni Terrani. Un “vecchio” e un “nuovo”, anche se questa distinzione è puramente letteraria, in quanto a detta di entrambi il gruppo che si sta formando è già bello coeso. Al punto che il “gavettone” è ormai diventato un classico che si ripete quotidianamente. Interessanti i concetti espressi dai due, in particolare da Terrani. Non ce ne voglia il buon Hamlili, sia chiaro, ma di lui abbiamo imparato a conoscere quasi tutto negli ultimi dodici mesi. Eppure, troviamo ogni volta incredibile questa dicotomia tra quanto sia determinato in campo e quanto al contrario rimanga piuttosto schivo ai microfoni. Zac, fedelissimo del mister, quest’anno probabilmente giocherà un po’ meno, lui lo sa. E tuttavia non ha assolutamente paura della concorrenza, che anzi a suo avviso non farà altro che stimolare tutti a dare di più. Parole e musica per uno che a centrocampo può giocare sia da mezzala che davanti alla difesa, e che quindi tornerà di certo utile. Come tornerà utile la voglia sua e di tutti i “reduci” della Serie D e della Poule Scudetto di battere l’Avellino, che il Bari ritroverà nella Coppa Italia di categoria: “Potrebbe essere una piccola rivincita”. La rabbia -agonistica, s’intende- che ha dentro Hamlili servirà eccome in una Serie C in cui “nessuno ci regalerà nulla”.
Che poi è lo stesso identico concetto, enunciato con le stesse identiche parole, espresso da Terrani. Un esterno offensivo prima di tutto, ma che sa giocare praticamente ovunque: seconda punta, trequartista, esterno di un centrocampo a 4 e persino a 5, a destra tanto quanto a sinistra. A Bari, per sua stessa ammissione, vivrà la sfida più importante della sua carriera. Lui che porta dentro di se una grande voglia di rivincita, per aver perso prima la promozione all’ultima giornata, e poi ai playoff. Eppure, il calcio -come la vita- è bello anche perché, dopo una grande delusione, è possibile che segua una bella notizia. Così è stato per questo ragazzo 25enne che, una settimana dopo la fine dei playoff, è stato contattato dal suo agente che gli ha riferito di questa proposta del Bari: “È stata una chiamata inaspettata, gli ho detto di spingere perché non so se un’occasione del genere mi sarebbe capitata di nuovo. A Piacenza ho perso la B in 2 minuti, al Bari ho detto di si in molto meno tempo”.
Terrani A Bedollo ha ritrovato Corsinelli, suo compagno nell’ultima esperienza a Piacenza, e con tutta probabilità ritroverà pure Franco Ferrari, con cui formava il tandem d’attacco quando la squadra veniva schierata con il 3-5-2: “Speriamo che arrivi perché è un buon attaccante. L’ho sentito prima di venire a Bari, mi aveva detto che c’era l’interesse anche per lui e stava valutando”. Facile che il suo desiderio di ritrovarlo si realizzi. Ferrari, infatti, sarà quasi certamente a Bedollo tra domenica e lunedì. Il tempo di sistemare le ultime cosucce con il giocatore che, al pari di Costa e Folorunsho, dovrebbe essere acquistato dal Napoli e poi girato in prestito ai galletti. La stessa formula che dovrebbe portare in Puglia Eugenio D’Ursi, altro esterno offensivo nell’ultima stagione al Catanzaro. Per lui, verosimilmente, i tempi dovrebbero essere un po’ più lunghi. È già a Bedollo invece Andrea Schiavone, che tuttavia non si sta ancora allenando con quelli che saranno i suoi nuovi compagni. Pare, infatti, che la società biancorossa l’abbia rinchiuso in un bunker in attesa di espletare le ultime formalità che ancora lo legano al Venezia. Chi, invece, dovrebbe firmare a brevissimo è Alessio Sabbione, nome ormai più che noto che, probabilmente, già domattina potrebbe sostenere il primo allenamento con il resto della squadra. Quanto a Marco Perrotta, anche lui giungerà da questi parti a stretto giro di posta. Due difensori centrali il cui arrivo farà contentissimo mister Cornacchini, anche perché oggi le nostre telecamere hanno inquadrato uno zoppicante Valerio Di Cesare con una caviglia fasciata in seguito a uno scontro di gioco. Dopo l’infortunio occorso a Floriano, anche lui alle prese con una distorsione alla caviglia sinistra, oggi è toccato dunque al capitano. E che diamine ragazzi…fate piano! Va bene aggredire la Serie C, ma bisogna arrivarci sani all’esordio!
Per oggi, è tutto. A domani, #staytuned.
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