Bedollo, #day5. Il pallone è tornato a rotolare. A Moena, 0-0 con la Fiorentina

Il profumo dell’erba. Il pallone che corre. Le urla di allenatori e giocatori. Non se ne vedeva l’ora, davvero. 58 giorni. Cinquantotto. Tanti ne erano passati dopo l’ultima partita del Bari di mister Cornacchini. Quella contro l’Avellino, viziata dai soliti errori arbitrali e che costò ai biancorossi l’eliminazione dalla Poule Scudetto. Oggi, finalmente, torniamo a parlare di calcio.

È stata solo un’amichevole quella giocata a Moena nel quartier generale della Fiorentina. Una “sgambata”, come si dice in gergo. E si, non era la prima squadra dei viola quella affrontata dai galletti, bensì la Primavera allenata dall’indimenticato ex (nonché barese d.o.c.) Emiliano Bigica. Ma tanto è bastato. A noi e allo stesso Cornacchini. Poche occasioni da rete da ambo le parti, ritmi bassi, agonismo quasi nullo. Ma che importa? Ciò che conta in queste amichevoli estive è testare la condizione di chi scende in campo. E qualche nota positiva si è riusciti a coglierla anche quest’oggi. Il Bari è stato mandato in campo dal proprio mister con un iniziale 4-4-2, in cui lì davanti a tutti hanno fatto coppia Antenucci e Simeri. A quest’ultimo forse non era stato detto che si trattava di un’amichevole, tanto ha corso e ruggito per tutta la partita. Idem per Kupisz, che ha trottato sulla fascia destra come un indemoniato, mettendo in evidenza una condizione già più che buona. 4-4-2 si diceva. Con Frattali in porta, Mezzoni e Cascione terzini, capitan Di Cesare ed Esposito centrali. Feola e Scavone nel cuore della mediana, e Terrani sulla sinistra. Mister Cornacchini ha fatto una fatica non da poco a mettere insieme questi undici, anche perché sono rimasti a Bedollo in quattro: Floriano (distorsione alla caviglia sinistra per lui, non benissimo) innanzitutto, e poi Costa, Folorunsho e Neglia che, affaticati, sono stati tenuti a riposo. Nella seconda frazione dentro tutti gli altri e spazio dunque a Marfella, Zanoli, Hamlili, Bolzoni, Zedadka e Corsinelli, che hanno dato vita a un 4-3-3 che è sembrato, onestamente, più un 4-5-1 con Simeri orfano di Antenucci e lasciato spesso solo soletto.

Che poi, diciamola tutta: questi ragazzotti della Primavera viola hanno fatto davvero una gran bella figura. Una squadra dinamica, rapida, che sa quello che vuol fare e dove vuole andare. Scambi in velocità, giocate con due tocchi. Insomma, davvero complimenti ai ragazzi e al loro mister.

A fine match, consueto spazio alle parole di Cornacchini e, a seguire, di Feola, che nel secondo tempo è stato spostato nel ruolo di centrale difensivo. L’allenatore marchigiano ci ha tenuto a sottolineare quanto sia stato complicato, con i pochi giocatori a disposizione -soprattutto nel reparto difensivo-, disputare questo incontro. Eppure, anche lui ha tratto delle buone indicazioni, ed ha speso parole di elogio pure per i ragazzi in prova dalla Primavera del Napoli. Ciò che conta, come dicevamo, è aver messo un altro po’ di benzina nelle gambe, e l’impressione è che già il 21, nell’amichevole contro i dilettanti del Pinè, si possa vedere un Bari molto diverso. Quel che è lampante, è che il mercato dovrà portare quanto prima rinforzi soprattutto nel reparto difensivo, in cui di fatto, come centrale di ruolo, c’è attualmente il solo Valerio Di Cesare.

A proposito di difensori: ce n’è uno che potrebbe stuzzicare la fantasia degli uomini mercato dei pugliesi. Si tratta di Andrea Rispoli, terzino destro classe ’88, oltre 300 presenze tra Serie A e B. La sua situazione è un po’ particolare, in quanto è in attesa -al pari degli altri giocatori in forza al Palermo, società che ne detiene il cartellino- che la FIGC proceda con lo svincolo. Un Rispoli svincolato farebbe gola a tante squadre di Serie B e anche di A, e dall’entourage del Bari non c’è nessuno che ammetta l’interessamento per questo ragazzo. Ma la diffidenza fa parte dell’essere giornalista, e questo nome vi consigliamo, nel dubbio, di tenerlo a mente.

Ma tornando un attimo alla partita giocata oggi, va detto che, nonostante la rosa ancora incompleta, si è comunque intravisto qualcosa del Bari che sarà, almeno nelle intenzioni: una squadra camaleontica, in grado di mutare velocemente dal 4-3-3, che dovrebbe essere il modulo base, al 4-4-2, per sfruttare al massimo il potenziale offensivo derivante dall’avere in squadra Antenucci, Simeri e, a breve, Ferrari. Tanta roba per il campionato di Serie C, che tutti, ogni giorno che passa, continuano a ricordarci quanto sarà difficile.

E non stentiamo a crederci, nella maniera più assoluta. Anche perché, proprio nella giornata di oggi, è stata diramata la composizione dei gironi di Serie C. Il Bari, come ampiamente preventivabile, è stato inserito nel girone C, che attualmente, in attesa che il Collegio di Garanzia del Coni si esprima sui ricorsi di Bisceglie e Cerignola, è l’unico girone “zoppo” che conta 19 squadre. L’impressione è che alla fine verrà riempito anche il ventesimo slot. Staremo a vedere.

Noi per il momento, archiviata la prima “trasferta” dell’anno, torniamo a “casa”. Arrivederci Val di Fassa, scusaci ma Bedollo ci aspetta.

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