Bedollo, #day2. Il mister suona la carica, i tifosi ci sono, Cascione pure

“Tutte le categorie son complicate, vincere è sempre difficile”. Dite la verità: ve l’eravate un po’ dimenticato il mister. Persi a rimirare i primi colpi di mercato, scintillanti, della Ssc Bari, ci si era quasi scordati di Giovanni Cornacchini e della sua filosofia “pane e salame”. E d’altra parte, diciamolo chiaramente: è stata una filosofia vincente. Che gli ha consentito di gestire al meglio un gruppo di campioni (per la Serie D) e di vincere a mani basse il Girone I. “Lavorare tutti per uno stesso obiettivo”, non è cambiato neanche il concetto alla base di tutto, tanto caro all’allenatore di Fano. Che da quest’anno potrà contare su calciatori dai piedi ancora più raffinati che, probabilmente, permetteranno anche di innalzare il tasso di spettacolarità. Le prime parole del confermatissimo mister dei galletti sanno un po’ un ritorno al passato, un voler star lì a ricordare che si, è vero, costruire una squadra forte è importantissimo. Ma poi c’è il campo, che è il giudice supremo. Che decide chi vince e chi perde. Chi alza la coppa e chi va via piangendo. Chi viene promosso e chi resta nel limbo. Insomma, come dice il buon Cornacchini: “Abbiamo un gruppo valido, ci sono squadre importanti, ma saremo pronti ad affrontarle”. Che poi è quello che conta.

In questo secondo giorno di lavori qui a Bedollo la squadra ha corso, corso e poi ancora corso. Qualche esercitazione a livello tattico qui e lì, ma si sa: luglio è il mese in cui, prima di ogni altra cosa, occorre mettere benzina nelle gambe. E per farlo c’è da sudare, anche se sacrificarsi a 1.133 metri sul livello del mare è decisamente meglio. Anche per noi addetti ai lavori. Che oggi, tra un video, una diretta e qualche foto, abbiamo avuto modo di tastare l’umore dei primi tifosi accorsi da queste parti. Vuoi la bella giornata, vuoi perché è domenica, vuoi perché la febbre di Bari è tantissima. Sta di fatto che tutti sembrano essere molto contenti. Contenti del mercato, della società, di tutto. Al momento, difficilmente si può dar loro torto.

Anche perché, a proposito di mercato, non è mica finita qui. Ieri vi raccontavamo delle prime ufficialità e dei ragazzi che sarebbero arrivati oggi dal Napoli: Zanoli e Zedadka, rispettivamente terzino e centrocampista, entrambi classe 2000, hanno sostenuto le prime fatiche insieme ai nuovi compagni. E c’è anche una novità, che porta il nome di Bruno Cascione. Terzino destro naturale, anche lui classe 2000, si è svincolato dal Foggia e in serata ha raggiunto la squadra in ritiro. Per lui, che nell’ultima stagione era stato girato in prestito al Cerignola in Serie D -19 presenze con la casacca dei pugliesi-, domani ci saranno le visite mediche e poi si valuterà. Possibile che venga contrattualizzato, di certo anche lui verrà testato al pari di tutti gli altri e, solo successivamente, verrà deciso se potrà far parte o meno della rosa che andrà ad aggredire la Serie C. Chi, invece, di questa rosa farà certamente parte è Giovanni Terrani, ufficializzato in mattinata, e al cui annuncio hanno fatto seguito nel pomeriggio quelli di Pierluigi Frattali e Manuel Scavone. Tutti e tre hanno sottoscritto un triennale, esattamente al pari di chi è stato ufficializzato ieri.

Detto di Cascione e del terzetto annunciato in giornata, bisogna anche parlare delle trattative ancora in essere per il completamento della rosa. Giornata tutt’altro che pirotecnica in realtà, e che ha regalato poche emozioni e tanti “stand-by”. Così è per Ciccio Corapi, che stando a quanto abbiamo raccolto da Trapani per il momento non si muove; l’accordo con il play 33enne dei siciliani ci sarebbe pure, ma la società granata sta facendo muro per provare a ricavare qualcosa dalla sua cessione. Anche su Gaetano Letizia, per quanto appreso dalla nostra redazione, è tutto abbastanza fermo. Con il Bari da un lato, che ha dalla sua il si del ragazzo, e con il Benevento dall’altro, che non vuole saperne di lasciar andar via uno dei più forti terzini dell’ultima Serie B. Sabbione e Perrotta? Anche per loro, al momento, nessuna novità. L’impressione è che la settimana che comincerà domani possa portare a Bedollo almeno uno dei due. D’altra parte, è domenica anche per i procuratori.

E allora, in attesa che arrivi qualche altra pedina, ci si rilassa a fine giornata con una sana partitella di calcio-tennis, con protagonisti misti tra staff tecnico e dirigenza. Di certo Picaro come arbitro è un disastro. E Matteo Scala sembra davvero troppo alto, quasi illegale. Il risultato? Discutibile in verità. Però almeno ci siamo fatti una sana risata, che fa sempre bene al cuore.

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