Bedollo, #day10. Ultima settimana in Trentino. Ecco Berra, si sblocca Schiavone

Detto, fatto. Ve l’avevamo anticipato ieri: il calciomercato e i suoi uomini, che solitamente nel weekend amano riposare come tutti i comuni mortali, hanno ripreso a far registrare colpi su colpi. E gli scossoni sono arrivati fin qui a Bedollo. Dove, come d’altra parte vi avevamo anticipato sabato, è arrivato quello che dovrebbe diventare il padrone indiscusso della fascia destra. Il suo nome è Filippo Berra, è nato a Udine 24 anni fa, e lì ha mosso i primi passi da calciatore. Dopo una stagione alla Carrarese in Serie C, la sua carriera ha subito una rapida accelerata quando, nel 2015, è stato acquistato dalla Pro Vercelli. Tre campionati in Serie B (67 le presenze complessive tra i cadetti), poi la retrocessione e, a seguire, l’ultima incredibile stagione in Serie C: 37 presenze complessive tra campionato, coppe e playoff. Con la bellezza di 9 reti segnate e 6 assist serviti. Insomma, qui stiamo parlando di un signor terzino, che probabilmente con la Serie C non ha nulla a che fare, e che senza dubbio si rivelerà un valore aggiunto per la rosa di mister Cornacchini. Berra, classe ’95, che nel pomeriggio ha già sostenuto il suo primo allenamento, verrà di fatto blindato dal Bari che gli farà sottoscrivere un vincolo quadriennale. Tanta roba.

Ma le sorprese di calciomercato non finiscono mica qui. Come vi abbiamo prontamente fatto sapere tramite i nostri canali social, la giornata di oggi ha regalato anche una svolta importante nella querelle Schiavone. Un fantasma per qualcuno, un’entità precisa per noi che, ve lo assicuriamo, lo vediamo aggirarsi da queste parti sin da giovedì. Non deve essere stato affatto semplice per questo ragazzo stare a guardare mentre i suoi nuovi compagni si allenavano agli ordini del mister. Purtroppo, però, talvolta la burocrazia riesce a diventare davvero fastidiosa. Proviamo a ricapitolare: Schiavone aveva siglato, poco più di un anno fa, un contratto triennale con il Venezia. Quel contratto conteneva una clausola che, in caso di retrocessione, autorizzava il ragazzo a recedere dal vincolo. Ora: il Venezia, sul campo, è effettivamente retrocesso al termine del playout perso contro la Salernitana. Però poi è stato ripescato. E qui il mistero si è infittito, perché se da un lato Schiavone era convinto di potersi svincolare, dall’altro il club veneto non voleva saperne di lasciarlo andar via. La vicenda, che iniziava a diventare grottesca, ha conosciuto oggi il suo lieto fine. Pare, infatti, che il regista classe ’93 abbia trovato l’accordo che lo renderà libero di accasarsi al Bari e cominciare -questa volta ufficialmente- la sua avventura in biancorosso. Finalmente!

E che dire di Perrotta? Beh, per lui ci sarà da pazientare ancora un pochino. Il ragazzo, che oggi avrebbe dovuto essere in ritiro, ha dovuto rimandare il suo viaggio a Bedollo a causa della scomparsa del suo carissimo nonno. La famiglia, senza dubbio, viene prima del calcio. Prima di tutto. Per cui a prestissimo Marco, ti aspettiamo. Magari già domani.

Ma come spesso accade, per una vita che si spegne ce n’è un’altra da festeggiare. Oggi, infatti, mister Cornacchini ha spento 54 candeline. E, a fine allenamento, si è concesso ai tifosi presenti qui a Bedollo, che hanno chiesto e ottenuto l’ambito selfie. Sempre sorridente l’allenatore dei galletti. Sempre disponibile. Una gran brava persona. L’abbiamo detto e scritto tante volte, ma ribadirlo non fa mai male. Ancora tanti auguri mister!

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