Ready? Go! Semaforo verde per il nuovo Bari, che oggi ha cominciato i lavori sul campo di Bedollo in vista della Serie C che verrà. E sarà una Serie C bella tosta, non c’è dubbio. Proprio per questo, la partenza è stata di quelle che lasciano senza fiato.
Costa, Frattali: gente che gli ultimi mesi della propria carriera li ha spesi in Serie A rispettivamente con Spal e Parma. E poi Folorunsho, uno dei migliori centrocampisti della scorsa Serie C, prelevato -via Napoli, al pari di Costa- dalla Virtus Francavilla; Scavone, che torna in biancorosso dopo aver conquistato sul campo la Serie A con il Lecce; Kupisz, anche lui protagonista con Ascoli e Livorno in Serie B; Terrani, esperienza in B e nell’ultima stagione al Piacenza in C.
E poi c’è il signor Mirco Antenucci. Il vero e proprio colpaccio. Uno di quei “botti” che solitamente rimangono riservati per gli ultimi giorni di mercato, ma che invece il Bari ha voluto fortemente sin dal primo giorno di questo ritiro in Trentino: “Abbiamo aggredito il mercato -ha chiosato il presidente-, non potevamo perdere tempo. Siamo andati subito a cercare giocatori che hanno sposato con entusiasmo la causa”. Antenucci si diceva, c’è bisogno di presentarlo? Eppure va fatto: 1,80 m, punta centrale o seconda punta classe ’84 nato a Termoli. 511 presenze e 139 gol coppe escluse tra Serie A, B, C e Championship inglese. Uno di quelli che in Serie C gli equilibri li sposterà eccome, c’è da scommetterci.
A togliere i veli che coprivano il nuovo Bari non poteva che essere Luigi De Laurentiis, il primo a prendere la parola per presentare questa nuova stagione: “C’è entusiasmo, voglia di fare. L’anno scorso eravamo una startup totale, quest’anno ripartiamo più ambiziosi che mai”. E poi via con la pioggia di ufficialità, nomi sparati talmente velocemente che il sito della società non è riuscito a rimaner dietro al proprio numero uno. Ufficiali Antenucci e Kupisz, triennale per entrambi. A loro, e a quelli citati precedentemente e di fatto ufficializzati proprio dall’amministratore unico della Ssc Bari, si aggiungono alcuni degli “eroi” della scorsa stagione: da Marfella a Nannini, dal neo-capitano Di Cesare passando per Feola, Bolzoni e Hamlili. E poi il tridente delle meraviglie, quello composto da Floriano, Neglia e Simeri. Oltre a questi, in ritiro sono già presenti Francesco Mezzoni, centrocampista classe 2000; Paolo Pellegrini, il più giovane del gruppo (2001), portiere proveniente dalla Beretti; Giuseppe Esposito, difensore classe ’99. E da domani, ci saranno anche Alessandro Zanoli, terzino destro 18enne, insieme al coetaneo Karim Zedadka, centrocampista. Tutti scuola Napoli. D’altra parte, come detto dal club manager (che a breve otterrà il tesserino da direttore sportivo) Matteo Scala, “siamo la stessa famiglia, anche se le società sono diverse”. Prima di decidere sul loro futuro, i ragazzi saranno visionati, valutati e testati in questi giorni da mister Cornacchini e dal suo staff. Che, a proposito, si è arricchito con gli innesti di Luca Cacioli (scarpini al chiodo per lui, sarà collaboratore tecnico), Enrico Bortolas (match analyst), e altri due fisioterapisti.
Insomma, c’è tanta voglia di fare tremendamente sul serio. L’obiettivo? Vincere, naturalmente. È l’unico biglietto da visita conosciuto. Per farlo, occorreranno altri innesti, su questo non c’è dubbio: 5 difensori, un paio di centrocampisti e un altro attaccante dovrebbero arrivare da qui alla chiusura del mercato, in modo da permettere all’allenatore marchigiano di poter contare su un gruppo di 25-26 ragazzi complessivamente. I nomi? Presto per esporsi. Di certo, si stanno tentando di perfezionare le trattative che dovrebbero alla fine portare in biancorosso i difensori Alessio Sabbione e Marco Perrotta, mentre va sfumando l’interessamento per quel Gaetano Letizia che richiederebbe un investimento troppo oneroso. Ma i tifosi possono stare tranquilli: quello che sta nascendo sarà un grande Bari, che per primeggiare avrà tuttavia bisogno anche di loro. A proposito: trapela poco o nulla sulla campagna abbonamenti, che dovrebbe essere lanciata subito dopo la chiusura del ritiro qui a Bedollo. Quello che emerge è che i tifosi più affezionati verranno premiati in qualche modo. Quanto ai nuovi abbonati, ci saranno tante offerte e iniziative anche per loro.
Tutto ok, tutto bello? Si, ma fino a un certo punto. Perché quando in mezzo a tanti nomi ci si rende conto che manca quello di Ciccio Brienza un po’ di tristezza viene. Luigi De Laurentiis ha fatto sapere che al (ex?) numero 10 è stato offerto un contratto come responsabile del settore giovanile, e in realtà questo ve l’avevamo anticipato. Il fantasista di Cantù si è preso una “pausa di riflessione” per decidere. Per bocca del presidente, la società biancorossa nei suoi confronti resta a braccia aperte, anche se quel “gli auguriamo il meglio, un grande in bocca al lupo” lascia pensare che non si sia mai stati così vicini a una separazione.
Peccato.
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