Un punto a testa, poche emozioni e qualche sbadiglio. Ci si aspettava decisamente qualcosa in più da Bari-Reggina, primo big match della stagione davanti a oltre 15mila spettatori e con la Curva Nord che ha inscenato una scenografia per onorare il gemellaggio con i tifosi calabresi. Al San Nicola gli ospiti partono fortissimo e, dopo 7 minuti di assedio, vanno in vantaggio con Corazza che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sfrutta un rimpallo e batte Frattali. Il Bari, schierato da mister Cornacchini con un 3-5-2, è totalmente in balia degli amaranto che, approfittando del momento, continuano a spingere e sfiorano il raddoppio: sul cross pericoloso di Sounas dalla sinistra, Perrotta rischia l’autogol. Un break di Awua, migliore in campo dei suoi, spezza il ritmo dei calabresi: il centrocampista biancorosso salta due avversari, va via in campo aperto e serve Antenucci che conclude debolmente tra le braccia dell’ex Guarna. In chiusura di primo tempo è ancora il numero 7 che, poco accompagnato dal resto della squadra, prova a inventarsi qualcosa, ma il suo tentativo si infrange sui tabelloni pubblicitari.
Nella ripresa mister Cornacchini ridisegna i suoi con un 3-4-3 con gli ingressi di D’Ursi e Floriano. Al 63’ il Bari trova il pareggio con Sabbione che approfitta dell’uscita errata di Guarna e deposita in rete. La partita scorre via senza sussulti, fino a quando Bellomo non riscalda i guantoni di Frattali con un sinistro dalla distanza. In pieno recupero è ancora Sabbione che cerca gloria, ma la sua conclusione si spegne sul fondo. Termina, dunque, 1-1 la sfida tra due candidate alla promozione: una Reggina ben organizzata contro un Bari che, soprattutto nel primo tempo, è rimasto troppo spesso a guardare. Rimane da salvare la reazione nella ripresa. Domenica a Francavilla Cornacchini dovrà ripartire da qui.
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