Atteso per oggi il verdetto del CONI:
il Bari di De Laurentiis alla finestra

È da poco sorto il sole su quella che potrebbe essere ricordata come una delle giornate più surreali della storia del calcio italiano. Il Bari, è bene chiarirlo, assiste, almeno per il momento, da spettatore più o meno interessato. Oggi, infatti, a partire dalle 12 il Collegio di Garanzia del CONI, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, discuterà sul format della Serie B e sui ricorsi tuttora in sospeso che riguardano Ternana, Pro Vercelli, Siena, Catania, Novara e Virtus Entella, con l’Avellino alla finestra.

Nel corso di questa folle estate, a causa della mancata iscrizione in B di Bari, Cesena e Avellino, il calcio italiano è entrato nel caos. Dovendo rispettare gli articoli 49 e 50 delle NOIF, il roster del campionato cadetto sarebbe dovuto essere integrato procedendo al ripescaggio delle prime tre squadre in graduatoria: Siena, Ternana e Pro Vercelli. Tuttavia, a seguito del ricorso presentato dal Novara, il Tribunale Federale Nazionale (annullando la delibera che impediva il ripescaggio alle squadre penalizzate nel corso degli ultimi anni) ha di fatto riscritto la classifica dei ripescaggi ponendo lo stesso Novara al primo posto, seguito da Catania e Siena.

Tuttavia la graduatoria per i ripescaggi in B non è mai stata ufficializzata, anche per effetto del ricorso (poi respinto) della Virtus Entella che reclamava il proprio posto in B in luogo del Cesena che, nel frattempo, è fallito.

In questa assurda situazione il presidente della Lega B, Mauro Balata, con un vero e proprio atto di forza, avallato dal commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini, ha deciso di non attendere l’esito dei ricorsi e di far partire il campionato cadetto (che ha già mandato in archivio le prime due giornate) con 19 squadre, di fatto violando gli ormai tristemente famosi articoli 49 e 50 delle NOIF, che prevedono: un ordinamento di 22 squadre per il campionato di B e di 60 squadre per la Serie C (divise in 3 gironi da 20 squadre ciascuno); e che qualunque modifica all’ordinamento attuale debba entrare in vigore a partire dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione.

Tutto ciò considerato, e in virtù di quella che appare un’azione in palese violazione delle NOIF da parte di Balata, è probabile che il Collegio di Garanzia del CONI, che si riunirà in giornata, determini il ritorno della Serie B a 22 squadre. Non solo. Il CONI dovrà anche esprimersi in merito alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che aveva dato ragione a Novara e Catania.

Se la Serie B tornasse a 22 squadre e fosse considerata valida la sentenza del TFN, in B verrebbero ripescate Novara, Catania e Siena. Se, invece, la stessa sentenza venisse annullata, in B ci andrebbero di diritto Siena, Ternana e Pro Vercelli.

Sempre che le richieste dell’Avellino, escluso dalla Serie B per una fideiussione ritenuta non idonea, non trovino accoglimento in virtù della presenza nei campionati di B e C di diversi club (tra cui Lecce e Palermo) che sono stati ammessi presentando la stessa identica fideiussione (della Finworld), venendo minacciati solo con sanzioni e punti di penalizzazione.

Come si inseriscono le speranze del Bari in questo complesso scenario? È presto detto. Se la Serie B fosse confermata a 19 squadre, i biancorossi sarebbero costretti ad abbandonare il sogno Serie C.

Se, invece, il CONI riportasse il campionato cadetto a 22 squadre, a quel punto l’organico della Serie C si ridurrebbe a 56 team. Bisognerebbe, dunque, capire come le istituzioni del calcio decideranno di sbrogliare questa ulteriore matassa: da un lato esisterebbe la possibilità, auspicata da Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, che la Serie C possa partire a ranghi ridotti. Dall’altro lato, con la stessa ratio con cui il CONI potrebbe riportare la B a 22, è possibile che venga imposto di completare l’organico di C tornando a 60 squadre. Solo ed esclusivamente in questo contesto, il Bari avrebbe qualche speranza di essere ammesso al campionato di Serie C. Non si tratterebbe, però, di un ripescaggio, in quanto possono essere “ripescate” solo le società che nella scorsa stagione hanno disputato la Serie D o sono retrocesse dalla Serie C. Quello che servirebbe al Bari sarebbe, eventualmente, un provvedimento ad hoc, come quello proposto dal sindaco Antonio Decaro, ossia un bando a cui potrebbero partecipare diverse squadre tra cui quella del patron De Laurentiis.

In ogni caso, se anche il Collegio di Garanzia del CONI imponesse oggi il ritorno della Serie B a 22 squadre, per il Bari ci sarebbe certamente ancora da attendere per conoscere le reali possibilità di partecipazione alla prossima Serie C.

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