Dal Partenio di Avellino, su un campo difficile soprattutto dal punto di vista ambientale, il Bari porta a casa un punto. Finisce con un gol per parte uno dei match più attesi della stagione. Antenucci apre le danze, Kanoute le chiude.
Contro i campani, mister Mignani cambia poco o nulla: Frattali tra i pali; confermata la difesa con Pucino, Celiento, Terranova e Mazzotta; unica novità è a centrocampo, dove il tecnico biancorosso schiera Mallamo, complice anche la qualifica di Scavone, di nuovo in campo dal primo Maita e D’Errico; sulla trequarti Botta dietro la confermatissima coppia d’attacco formata da Antenucci e Paponi.
L’arbitro Bitonti fischia l’inizio del big match del Girone C di Serie C. Parte subito bene l’Avellino di mister Braglia che al 5’ ha già la grande opportunità del vantaggio: Maniero serve D’Angelo, ma ancora una volta nel corso della stagione è Frattali a salvare il risultato con un grande intervento sulla conclusione dal limite del numero 27. Al minuto 8 sono ancora i padroni di casa ad avere il piglio giusto, ma Maniero, a due passi dall’estremo difensore biancorosso, spreca calciando alto.
Al 9’ si accende la partita: Maita commette fallo su Kanoute e si scatena una mezza rissa in campo che vede anche le due panchine coinvolte. Ammoniti D’Errico e Di Gaudio. Tanto nervosismo in campo con il Bari che fatica a costruire e a far valere la propria forza, e l’Avellino che pressa e continua ad avere il pallino del gioco. Ma al 31’ arriva l’episodio che sblocca il match: filtrante di Antenucci, si inserisce Mallamo che viene stesso da Forte. Bitonti ammonisce l’estremo difensore e concede il calcio di rigore agli ospiti. Antenucci dal dischetto piazza il pallone alla sinistra del portiere, porta in vantaggio i suoi e firma la sua ottava rete stagionale. Al 38’ Di Gaudio cade in area dopo un presunto contatto con Celiento ma per l’arbitro non c’è nulla. Giallo a Tito e Braglia per proteste. Al 40’ viene ammonito anche Dossena per un brutto intervento su Mazzotta. Sullo scadere dei due minuti di recupero concessi da Bitonti, è lo stesso Dossena ad avere l’occasione del pari. Sul calcio di punizione battuto da Tito svetta il numero il numero 13: palla di poco alta. Si chiude il primo tempo tra Avellino e Bari: è 0-1.
Nella ripresa i padroni di casa partono aggressivi. Al 51’ è Ciancio a trovarsi tutto solo in area, ma la palla finisce alta. Al 63’ risponde D’Errico dalla distanza, ma anche in questo caso la sfera termina alta. Mister Mignani effettua il primo cambio: fuori Paponi, dentro Bianco. Al 68’ Braglia cambia tutta la linea mediana: dentro Aloi, Micovschi e De Francesco, fuori Carriero, D’Angelo e Matera. Al 73’ è ancora Frattali protagonista: vola l’estremo difensore e riesce a sventare il tiro di Kanoute in angolo. Al minuto 82 è proprio Kanoute che fa impazzire il Partenio: sull’angolo di Tito, sponda di Maniero e il numero 7, in posizione più che dubbia, tutto solo non può sbagliare. Al minuto 86 Mignani fa uscire Botta e Pucino, dentro Cheddira e Belli.
Dopo 4 minuti di recupero finisce con un gol per parte il match tra Avellino e Bari. Una partita in cui a predominare è stato, forse, il fattore ambientale. Il Bari si porta a casa un punto e ora può pensare al derby di domenica contro il Taranto.
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